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Tradotto da Francesca Nuzzo. Simulare un neurone in classe.
Il sistema nervoso non è solo un affascinante argomento del programma didattico di biologia, ma probabilmente anche uno dei più complessi, soprattutto perché non è possibile lavorare con neuroni veri a scuola. In questo articolo, descriviamo un’ attività che sfrutta una membrana di cellophane per esplorare come viene generato il potenziale di riposo in un neurone. Adatto a studenti di 16-19 anni , l’attività richiede 90 minuti.
Per trasferire le informazioni, i neuroni devono produrre e mantenere un potenziale di riposo: una differenza di voltaggio tra l’ambiente intracellulare ed extracellulare, che si propaga lungo la membrana cellulare. La differenza di voltaggio in un neurone non eccitato è detta potenziale di riposo. Una stimolazione di tale neurone può alterare il potenziale di riposo, generando un potenziale d’azione: l’impulso elettrico attraverso cui un neurone trasmette le sue informazioni. Prima che il neurone possa nuovamente eccitarsi, il potenziale di riposo deve essere ristabilito (figura 1). Come viene generato e mantenuto il potenziale di riposo? La risposta risiede parzialmente nella natura semipermeabile della membrana cellulare.
Tra i costituenti dell’ ambiente intra- ed extracellulare ci sono gli ioni sodio (Na+), cloruro (Cl–), anioni organici(A–) e, soprattutto, potassio (K+). Una volta che un neurone è stato eccitato ed il potenziale di riposo inizia ad essere ristabilito, la concentrazione degli ioni K+ è maggiore all’interno che all’esterno del neurone. A differenza della maggior parte degli ioni, gli ioni K+ possono muoversi liberamente dentro e fuori dalla cellula, mediante specifici canali ionici presenti sulla membrana. Guidati dal gradiente di concentrazione, ioni K+ diffondono all’esterno del neurone, determinando un movimento netto di cariche positive (figura 2). Ciò comporta una differenza di voltaggio attraverso la membrana, con l’ambiente intracellulare a maggior carica negativa rispetto a quello extracellulare. Questo è il potenziale di riposo, con un valore pari a circa -70mV.
Sebbene ci siano ulteriori fattori coinvolti nella generazione del potenziale di riposo di un neurone, il contributo combinato del gradiente di concentrazione e delle proprietà elettriche di anioni e cationi può facilmente essere dimostrato in classe usando il cellophane come una membrana semi-permeabile, come descritto di seguito.
Prima dell’esperimento, è bene ricordare ai vostri studenti i principi base di diffusione e delle membrane cellulari. Le istruzioni sugli esperimenti riguardanti le proprietà della membrana cellulare e il processo di diffusione possono essere scaricate dalla sezione materiali aggiuntiviw1.
Per ogni gruppo di 2-4studenti, avrete bisogno di:
Prima di iniziare l’esperimento, chiedete ai vostri studenti come pensano si crei una differenza di voltaggio in una cellula, e quali componenti cellulari sono importanti nel mantenerlo. Introdurre brevemente il potenziale di riposo. Chiedere ai vostri studenti di:
Chiedere ai vostri studenti:
Come in un vero neurone, questo esperimento si basa su due componenti: un gradiente di concentrazione e le proprietà semipermeabili del cellophane. Come la membrana di un neurone, il cellophane è permeabile agli ioni K+ ma non permeabile agli ioni Cl–. Come risultato, come nel neurone, c’è una graduale e netta diffusione di ioni K+ dall’imbuto (0.1 M KCl) verso il contenitore di vetro (0.01 M KCl). Se gli elettrodi vengono posizionati correttamente, senza bucare il cellophane, noterete che il voltaggio della soluzione nell’imbuto diventerà più negativo. Il posizionamento del voltmetro a 200mV è arbitrario, solo per assicurare che il risultato finale sia simile al potenziale di riposo reale.
Sebbene realistico, l’esperimento non rappresenta un modello completo di come il potenziale di riposo è stabilito e mantenuto. In un neurone, l’ambiente extra- ed intracellulare non contengono solo ioni K+ e Cl–, e ci sono ulteriori meccanismi che influenzano la permeabilità della membrana. Comunque, questo esperimento offre un’opportunità per discutere l’accuratezza del modello e per introdurre altri aspetti della neurobiologia come i canali ionici, la pompa sodio-potassio ed il potenziale di riposo.
In alternativa, potete chiedere ai vostri studenti di discutere su ipotetici scenari, ad esempio, usando altre soluzioni, una membrana con diverse proprietà o diverse concentrazioni di KCl.
I modelli semplificati possono essere molto utili per comprendere i processi complessi che avvengono in natura. Questo articolo descrive un’attività pratica per spiegare come funzionano i neuroni. Tutto il materiale richiesto è facilmente reperibile e le istruzioni sono facili da seguire, perciò l’esperimento è adatto ad essere eseguito in gruppo.
Le attività possono essere usate per combinare diversi argomenti di biologia, chimica e fisica.
Se interessati ad approfondire l’argomento, attività complementari possono essere trovate nella sezione fonti dal web.
Mireia Güell Serra, Spagna