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Costruire il sismografo (Word)
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Tradotto da Valentina Palmieri. Sapevate che si possono utilizzare le vecchie casse di un hi-fi per rilevare terremoti? E anche fare dei semplici esperimenti di terremoto in classe? Ecco come.
I terremoti si verificano in ogni momento in tutto il mondo. Nel 2011, i terremoti che hanno causato il disastro di Fukushima in Giappone, ucciso centinaia di persone in Turchia e devastato Christchurch, Nuova Zelanda, sono stati in prima pagina. Ma sapevate che nel 2011 anche Finlandia, Belgio e Repubblica Ceca hanno vissuto terremoti?
Alcuni terremoti possono essere così deboli da essere praticamente impercettibili, ma comunque registrabili. Ogni scossa produce diversi tipi di vibrazioni, o onde sismiche, che viaggiano attraverso l’interno della Terra a diverse velocità. Queste onde posso essere rilevate e registrate da strumenti chiamati sismografi, che sono spesso situati a grandi distanze rispetto al luogo del terremoto. Misurando il tempo impiegato dalle onde sismiche per arrivare ai sismografi, così come misurando l’ampiezza e la durata delle onde, possiamo calcolare la magnitudo del terremoto e determinarne l’epicentro.
I terremoti avvengono giornalmente in Grecia (figura 1), situata al confine tra due placche tettoniche. Il distretto di Messinia, dove è situata la nostra scuola, ha una storia caratterizzata da grandi terremoti. Nel 1886, un grave terremoto di magnitudo 7.5 sulla scala Richter ha colpito Filiatraw1 (figura 2). Un secolo dopo Kalamata è stata colpita da un altro forte terremotow2, questa volta di magnitudo 6.0. Nei prossimi 100 anni si prevede che a Sparta ci sarà un terremotow3 di magnitudo almeno pari a 7.0.
Per incoraggiare i miei studenti ad imparare cosa sono i terremoti, ho comprato e montato un sismografo didattico commerciale (figura 3 e 4) nella nostra scuola, il Liceo Generale di Filiatra. Il sismografo è basato su un sistema di tre geofoni- dispositivi che rispondono alle onde sismiche e le convertono in segnali elettrici. Ciascuno dei tre geofoni monitora le onde in direzione alto-basso, est-ovest e nord-sud. I tre segnali vengono poi processati da un computer, permettendo il calcolo della magnitudo del terremoto e della distanza dall’epicentro (figura 3).
Ho anche voluto incoraggiare gli studenti a pensare alla tecnologia utilizzata per rilevare e misurare la forza dei terremoti e capire cosa fa ciascun componente del sismografo, invece che osservarlo come se fosse una ‘scatola nera’. Per questo scopo, abbiamo costruito il nostro personale sismografo, con cui possiamo rilevare terremoti locali, a distanze fino a 100-200 km, a seconda della magnitudo.
Il cuore di ogni sismografo consiste nei geofoni. Essi convertono le vibrazioni del terreno in segnali elettrici usando una bobina che si muove rispetto a un magnete, producendo un voltaggio elettrico alla fine della bobina (secondo la legge di Faraday, figura 4). Per costruire il nostro sismografo, abbiamo usato un geofono presente nella tecnologia di ogni giorno: un altoparlante. Normalmente, gli altoparlanti funzionano convertendo un segnale elettrico in un movimento relativo di una bobina e un magnete, ciò causa un movimento di un cono in avanti e indietro che genera vibrazioni: onde sonore (figura 5). Facendo in modo che gli altoparlanti funzionino al contrario- cioè convertendo vibrazioni in segnali elettrici- possiamo farli funzionare come geofoni.
Per costruire il nostro geofono, abbiamo usato un ‘woofer’-uno speaker per suoni a bassa intensità- poichè i woofer sono costruiti per lavorare bene a basse frequenze, e le onde sismiche sono ovviamente vibrazioni a bassa frequenza. Per minimizzare l’interferenza da vibrazioni sonore, abbiamo rimosso il cono della cassa.
Per completare il nostro geofono (figura 6), abbiamo anche usato un peso, una molla e un coperchio di una bomboletta spray. Il peso serve per aumentare l’inerzia dato che la bobina della cassa è molto leggera. Posizionare un peso direttamente sulla bobina la avrebbe danneggiata, perciò abbamo usato la molla per tenere il peso alla bobina, permettendo che oscillasse. Abbiamo quindi connesso il nostro geofono woofer alla porta della scheda audio di un computer, e registrato i segnali tramite un software per la modifica dei file audio, creando così un sismografo funzionante.
Se siete interessati al monitoraggio e allo studio dell’attività sismica in classe potreste:
Per registrare terremoti, sia con sismografi commerciali che costruiti in casa, dovreste collocarvi abbastanza vicini all’epicentro. Il nostro sismografo fatto in casa è stato in grado di registrare terremoti a una distanza di 100-200 kmw9, a seconda della magnitudo. Invece con il sismografo commercialew10, siamo stati in grado di registrare terremoti di grado 4.0 sulla scala Richter fino a 500 km di distanza.
Le opzioni 1 e 4 hanno il vantaggio di essere praticabili anche in regioni con pochissima attività sismica.
La bobina del sismografo fatto in casa è molto sensibile, per cui il geofono deve essere maneggiato con grande attenzione. Per le misurazioni migliori, posizionate il sismografo in un punto in quiete e libero da vibrazioni, magari i sotterranei della scuola. In ogni caso, per incoraggiare la partecipazone degli studenti ho posizionato il mio in classe.
Una volta che avete costruito il sismografo, fate sì che registri dati in maniera continuativa per uno o due giorni e poi salvate i dati in un file. Prima che possiate trovare terremoti nei dati dovrete processare i dati. I dettagli esatti per farlo dipenderanno dal software che usate, ma dovrebbe essere abbastanza semplice.
Non tutti i segnali registrati dal sismografo sono terremoti. Altri segnali, per la maggior parte da fonti locali, incluso traffico, vento, esplosioni e aperture e chiusure di porte, possono causare confusione. I terremoti spesso hanno un pattern caratteristico: una piccola forma d’onda seguita da una più grande (vedere figura 3). Poichè questo non è sempre il caso, potreste comunque, voi e i vostri studenti, non essere sicuri che ciò che avete registrato sia realmente un terremoto. L’unico modo per essere certi è fare ciò che fanno i sismologi professionisti e comparare i tuoi dati con le registrazioni fatte in altre stazioni sismografichew7,w8.
Quando sarete certi che ciò che avete registrato è un terremoto, potrete calcolare la sua magnitudo (sulla scala Richter) e la vostra distanza (in km) dall’epicentro (figura 7). Per fare ciò, vi occorrono solo tre misurazioni: il tempo di arrivo (in secondi) delle onde P e onde S, e il tempo in cui le vibrazioni si fermano (vedere figura 3). Per maggiori dettagli, scaricate le istruzioni dal sito di Science in School w6.
Ho anche ideato alcuni esperimenti per simulare aspetti dei terremoti e segnali da questi prodotti – per esempio, come l’energia del terremoto diminuisce man mano che passa attraverso diversi materiali.
Per fare ciò abbiamo usato casse e un computer dotato di una scheda audio e di un software di processamento di file audio, come in precedenza. Però al posto dei geofoni potreste usare vecchie casse di un computer (sempre con il cono rimosso), che possono essere spostate in giro all’occorenza negli esperimenti (figura 8). Potete usare altoparlanti 100W / 8Ω, come nella costruzione del nostro sismografo, o casse di computer 3W / 8Ω, e il software di modifica di file audio Audacityw11. Per più dettagli, guardate gli step 1, 8 e 9 nelle istruzioni scaricabiliw6.
Gli esperimenti prevedono palline lasciate cadere da altezze differenti (aventi diverse energie) e posizionate a diverse distanze dai detector (gli altoparlanti), su superfici costituite da differenti materiali solidi.
Quando la pallina colpisce una superfice dura produce delle vibrazioni che viaggiano attraverso il solido- così come un terremoto produce onde che viaggiano attraverso la Terra.
Questa attività dimostra la relazione tra la potenza del terremoto e il movimento del terreno. Abbiamo provocato vibrazioni su un pezzo di marmo (o sul legno, plastica o persino terreno) facendo cadere una pallina di un mouse da diverse altezze, producendo differenti potenze che creano oscillazioni nel terreno. L’ampiezza del segnale dipenderà dalla potenza dell’oscillazione.
Altezza (cm) | 10 | 15 | 20 | 25 | 30 |
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Ampiezza del segnale |
Questa attività dimostra l’attenuazione dell’energia (diminuzione) man mano che le onde viaggiano attraverso la crosta terrestre. Abbiamo prodotto vibrazioni facendo cadere una palla di metallo da 4 kg (da lancio del peso) sul terreno dalla stessa altezza ma a diverse distanze dal geofono o dall’altoparlante. Man mano che l’onda viaggia perde energia e il terreno vibra meno. Questo si riflette nell’ampiezza del segnale.
Distanza dal geofono (m) | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 |
---|---|---|---|---|---|
Ampiezza del segnale |
In questa attività, studieremo le velocità delle onde in differenti mezzi. Man mano che le onde sismiche viaggiano attraverso la Terra, la loro velocità sarà differente a seconda della composizione delle rocce che stanno attraversando. Questo fornisce ai sismologi e ai geologi informazioni importanti riguardo l’interno della Terra. In questo esperimento, studiamo quanto velocemente viaggiano le onde attraverso diversi materiali solidi.
Abbiamo usato, legno, ferro e marmo come materiali ma un qualsiasi solido duro può essere usato. Siate sicuri solo di avere i vari materiali con dimensioni sufficienti per il vostro esperimento.
Materiale | t1 | t2 | t2-t1 | x | v = x / (t2-t1) |
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Legno | |||||
Ferro | |||||
Marmo |
Il sito Sismografi a Scuola contiene un’utile lista di altri sismografi didattici.
Kirschbaum T, Janzen U (2006) Tracing earthquakes: seismology in the classroom. Science in School 1: 41-43.
Kerski J (2010) GIS: analysing the world in 3D. Science in School 15: 34-38.
Nel 2011, un terremoto ha causato un disastro ambientale danneggiando gli stabilimenti nucleari a Fukushima, in Giappone. Questo articolo descive brevemente come avvengono i terremoti e specialmente come si propagano le diverse onde attraverso la Terra. Queste onde possono essere misurate tramite sismografi.
L’autore descrive come tu e i tuoi studenti potete costruire un vostro sismografo usando una cassa e un software audio. Questo potrebbe essere un progetto interessante sia in fisica (acustica, conversione acustica, induzione, proprietà meccaniche delle molle), scienze della terra (terremoti e loro classificazione), biologia e ingegneria elettrica (esperimento pratico). Potrebbe anche essere effettuato nelle lezioni di informatica (analisi del segnale audio e come funziona il software audio; oppure utilizzo di un software di database per crere un database dei terremoti).
Se c’è un’attività sismica troppo bassa nella vostra regione perchè valga la pena di costruire un proprio sismografo, potreste visitare i siti suggeriti per scaricare i dati di teremoti da analizzare con gli studenti. E ovviamente potreste sempre effettuare gli esperimenti di simulazione di terremoti che l’autore ha descritto.
L’articolo stimola a fare domande quali:
Gerd Vogt, Higher Secondary School for Environment and Economics (Liceo per l’ambiente e l’economia), Yspertal, Austria
Costruire il sismografo (Word)
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