Il volto mutevole dell’ortodonzia Understand article
Tradotto da Daniela Caleppa. Molti di noi hanno dovuto portare l’apparecchio per raddrizzare qualche dente. Solo in pochi, però, sanno che l’ortodonzia è strettamente collegata alla scienza e ad una una tecnologia dinamica.
Per molti di noi l’ortodonzia è una qualche ingegneria meccanica all’interno della bocca – un mucchio di apparecchi metallici, lastre, cavi. Ma in quanti conoscono le differenti scienze impiegate in questo ramo dell’odontoiatria? Al giorno d’oggi i dentisti devono comprendere ed applicare un bel po’ di scienze specialistiche, dalla genetica alla metallurgia.
Che cos’è l’ortodonzia?
L’ortodonzia è il ramo dell’odontoiatria che si occupa della diagnosi e della correzione di irregolarità dentali e mascellari. Non serve solo ad ottenere un bellissimo sorriso da copertina: le nostre mascelle ed i nostri denti sono usati sia per parlare, che per masticare. Quindi l’ortodonzia si occupa sia di come l’anatomia facciale coinvolge queste funzioni, che dei miglioramenti cosmetici.
Come ortodontisti, siamo sempre alla ricerca delle idee e tecniche più innovative in campo scientifico, per applicarle al nostro lavoro. Potete trovare alcuni esempi nella Tabella 1. In questo articolo, esamineremo in maniera più dettagliata alcune di queste aree.
Genetica | Dobbiamo essere in grado di comprendere se un problema ha origine genetica, così da trattarlo in modo efficace. |
Crescita e sviluppo | I volti cambiano con il passare degli anni, per via delle alterazioni dei tessuti corporei. La comprensione di questi processi ci permette di influenzarne in maniera positiva lo sviluppo. |
Fisiologia | Ognuno di noi è differente: respiriamo, mastichiamo, deglutiamo e parliamo in maniera diversa. La funzione e la forma sono strettamente collegate, quindi questi processi costituiscono una parte del piano di diagnosi e trattamento di ogni paziente (figura 1). |
Microbiologia | Insegnando ai nostri pazienti la salute orale e la rimozione della placca, li aiutiamo a prevenire carie e problemi alle gengive. |
Biomeccanica | Si applicano le leggi della meccanica per sistemare la posizione dei denti. Dobbiamo assicurarci che le forze prodotte dal nostro lavoro generino solo i movimenti necessari. |
Metallurgia e scienze dei materiali | Oltre ai metalli, utilizziamo alginati e siliconi per prendere le impronte dentarie, cementi compositi e vetro-ionomerici per sigillare ed incollare, gessi e resine per creare dispositivi removibili. Dobbiamo quindi comprendere le proprietà fisiche e chimiche di ogni materiale, così da farne l’uso migliore per ogni paziente. |
Fisica | Molte resine ortodontiche possono essere curate (polymerised) (polimerizzate) usando la luce. Esistono quattro principali tipi di luce polimerizzante: bulbi alogeni, lampade ad arco al plasma, laser a ioni di argo e diodi ad emissione luminosa. |
Radiologia | Le radiografie ci aiutano a diagnosticare problemi complessi. Usiamo diversi tipi di radiografie per avere una visione da angolazioni differenti (frontale, profilo o panoramica) o sfruttare differenti tecniche di imaging ( tomografo, risonanza magnetica e tomografia computerizzata a fascio conico). |
Genetics and molecular biology in orthodontics
Alcuni problemi che si trova ad affrontare l’ortodonzia hanno origine genetica (figura 2). Sebbene la maggior parte di essi siano minori, altri sono causati da anomalie genetiche, dato che la testa ed il viso si formano prima della nascitaw1. Lo sviluppo della struttura facciale dell’embrione inizia con le creste neurali che si formano nell’area cerebrale. Queste cellule migrano per formare un tessuto che si differenzia in cellule chiamate osteoblasti, condroblasti e cellule odontogeniche. Esse, in seguito, formano i tessuti duri della testa e del collo, ossia le ossa, la cartilagine e i denti.
Durante questo processo, un ruolo importante è giocato da molecole chiamate fattori di crescita e di trascrizione. I fattori di crescita sono i modi in cui le cellule innescano la risposta di un’altra cellula, mentre i fattori di trascrizione controllano quali specifiche sequenze di DNA debbano essere usate per produrre l’mRNA, e quindi le proteine. Per esempio, sappiamo che l’inattività del fattore di crescita TGF-β causa palatoschisiw2 e malformazioni della mascella superiore. Anche mutazioni nel sito recettoriale (dove è innescato il responso) per il fattore di crescita FGF causano un gran numero di anomalie cranio facciali.
Un altro esempio è rappresentato dai fattori di trascrizioni associati ai geni homeobox. Questi fattori di trascrizione sono importanti specialmente perché permettono alle cellule della cresta neurale di svilupparsi nelle strutture scheletriche della testa e del viso; ogni difetto nella trascrizione di questi geni può portare ad anomalie nello sviluppo facciale.
Altro esempio dell’importanza della biologia molecolare in ortodonzia è la recente scoperta che la polpa dentaria (l’area di tessuto connettivo al centro del dente) contiene le preziose cellule staminali adulte, che possono formare altri tipi di cellule. Così quando un dente viene estratto o cade, le cellule staminali possono essere raccolte e conservate per trattamenti futuri. Esse sono già utilizzate nel trattamento di alcuni tipi di cancro e sono in vista altre ulteriori applicazioni. Per esempio, i ricercatori stanno valutando la possibilità di utilizzare le cellule staminali per far crescere un sostituto naturale di un dente mancante.
Biomeccanica e ortodonzia
La forza che occorre a muovere un dente dipende dalla grandezza di quest’ultimo e dal tipo di movimento (girare o spostare). Tale forza necessita anche di un “ancoraggio”, quindi un gruppo di denti e dispositivi svolge questo compito (figure 3 e 4).
Nel nostro lavoro di ortodontisti decidiamo quale possa essere la miglior combinazione di forze ed ancoraggio, per ottenere il giusto movimento senza alcun effetto negativo. Esaminiamo ogni fase per assicurarci che ciò avvenga, ed in caso contrario cambiamo il programma di trattamento.
Nell’ortodonzia tradizionale, erano utilizzati dispositivi come la trazione extra-orale ed elastici intraorali per rafforzare l’ancoraggio; ciò richiedeva molta cooperazione da parte del paziente. Oggi in alcuni casi si possono usare mini viti in titanio (figura 4).
Metallurgia e ortodonzia
Le forze usate in ortodonzia sono sviluppate dagli archi ortodontici (figura 5). All’inizio del trattamento gli archi devono essere piuttosto elastici per permettere il movimento dei singoli denti. In seguito gli archi devono essere più rigidi per assicurare la stabilità, mentre è mosso un intero blocco di denti.
Gli ortodontisti possono scegliere archi di diversi materiali:
- Acciaio inossidabile: è facile da modellare ed è molto rigido, così da assicurare stabilità.
- Lega di nitinol: queste leghe nichel-titanium hanno una grande elasticità. Producono una forza debole ma costante, adatta alle fasi iniziali di allineamento. Non possono però essere saldati.
- Leghe in memoria di formaw3: questi metalli hanno un’elasticità variabile, che dipende dalla temperatura. Si possono piegare per essere inseriti nella bocca; una volta lì, essi “provano” a recuperare la propria forma iniziale, esercitando una forza sui denti.
Una disciplina dinamica
Come avete potuto constatare, gli ortodontisti devono essere degli scienziati completi per tenere il passo dei cambiamenti e delle innovazioni tecnologiche di questa disciplina. Quindi, se un vostro studente salta una lezione di scienze per andare dal dentista, non vi preoccupate: potrebbe essere un’opportunità perfetta per conoscere le ultime scoperte in campo di biologia molecolare, o per trovare qualche ispirazione utile ad un giovane scienziato dei materiali in erba.
Web References
- w1 – Guarda un video della BBC sullo sviluppo del viso nel grembo materno.
- w2 – Questa animazione mostra come si sviluppa la palatoschisi (voce narrante in russo).
- w3 – Il sito internet del National STEM Centre in Gran Bretagna offre un libretto sui metalli e le leghe in memoria di forma, scaricabile gratuitamente; esso propone agli insegnanti alcuni suggerimenti sui modi per introdurre l’argomento in classe, oltre ad attività per studenti e note per insegnanti e tecnici.
Resources
- Il sito internet Archwired, tenuto da un adulto che indossa un apparecchio per i denti, presenta articoli su diversi argomenti inerenti l’ortodonzia.
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Ad esempio, come funzionano gli apparecchi o una breve storia dell’ortodonzia.
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- Si può trovare un’altra breve storia dell’ortodonzia sul sito About.com
- Il sito internet Braces Knowledge Base, tenuto anch’esso da una persona che porta l’apparecchio, offre informazioni sugli apparecchi ortodontici complete ed illustrate.
- Il sito internet della British Orthodontic Society offre informazioni sull’ istruzione, la ricerca ed il lavoro di ortodontista.
- L’odontoiatria ha una storia sorprendentemente lunga. Recentemente è stata trovata un’otturazione sul dente fossilizzato di un uomo che ha vissuto 6500 anni fa in quella che ora è la Slovenia. Per saperne di più, si veda:
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Bernardini F et al. (2012) Beeswax as dental filling on a Neolithic human tooth. PLOS One 7(9): e44904. doi: 10.1371/journal.pone.0044904
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PLOS One è un giornale di ricerca ad accesso libero, quindi questo ed altri articoli possono essere scaricati gratuitamente.
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Barras C (2012) Oldest dental filling is found in a Stone Age tooth. New Scientist.
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- Per avere ulteriori informazioni su come la luce viene utilizzata per la polimerizzazzione, si veda:
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Douglas P, Garley M (2010) Chimica e luce. Science in School 14.
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- Per avere ulteriori informazioni su come le cellule staminali sono utilizzate in medicina, si veda:
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Hadjimarcou M (2009) Review of Potent Biology: Stem Cells, Cloning, and Regeneration. Science in School 11: 92.
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- Fondato dalla Commissione europea, il sito internet di Eurostemcell fornisce informazioni e materiale di studio sulle cellule staminali ed il loro impatto sulla società.
Review
Ognuno di noi è stato dal dentista: per alcuni, queste visite sono state solamente qualche colpetto qua e là ed una pulizia. Per altri, invece, può essere stata un’esperienza davvero traumatica.
Ma quanto sappiamo del ruolo del dentista? In Gran Bretagna tutti i dentisti devono studiare cinque anni per prendere la specializzazione primaria. Chi poi vuole diventare ortodontista, deve studiare per altri tre anni. Oltre al tirocinio e alla pratica, gli studenti di odontoiatra devono studiare biologia molecolare, anatomia, fisiologia, scienze dei materiali e diagnostica. Come mi disse una volta un compagno di università, che studiava odontoiatria, “D’altronde è tutto connesso!”
Molti giovani scelgono di studiare odontoiatria all’università. Eppure – ed è sicuramente il caso delle scuole inglesi – si passa pochissimo tempo a studiare la bocca, i denti e le scienze odontoiatriche. L’articolo rappresenta eccellente lettura per gli studenti che vorrebbero diventare dentisti. Può anche essere usato dagli insegnanti, per parlare dell’odontoiatria e dei suoi rami, aiutando gli studenti a compiere una scelta della propria carriera futura ben ponderata.
In più quest’articolo fornisce un contesto alternativo per le lezioni di biologia sulla trascrizione e traduzione del DNA, sulla segnalazione e differenziazione cellulare e sulle cellule staminali totipotenti. Gli insegnanti potrebbero voler usare l’articolo come base per una discussione di gruppo o un progetto di ricerca; in alternativa, potrebbero consigliare questo articolo ad altri aspiranti insegnanti. L’articolo guarda ai diversi modi in cui leghe, materiali compositi e materiali intelligenti sono utilizzati nella “vita reale” e può essere utile nelle lezioni di fisica e scienze dei materiali. Esso può anche essere preso come spunto in contesti sociali, come base sulla quale improntare una discussione su come prendersi cura della propria salute in un mondo in rapido sviluppo, partendo, ad esempio, dal trattamento della palatoschisi.
Jonathan Schofield, McAuley Roman Catholic High School, Doncaster, Gran Bretagna