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Schede delle proposte di progetto
Scheda informativa del finanziatore
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La ricerca di base è spesso mal interpretata dal pubblico e fraintesa dai media. Prova questo gioco di ruolo per scoprire come viene finanziata la ricerca e come la ricerca di base avanza e protegge la società.
Nel 2019, un gruppo di ricerca internazionale ha pubblicato un articolo che esaminava gli effetti della canzone Scary Monsters and Nice Sprites di Skrillex sui comportamenti riproduttivi delle zanzare.[1] La notizia riguardante lo studio è diventata virale, con diversi mezzi di informazione che hanno utilizzato la storia della ricerca “oscura” per generare clic. Tuttavia, lo studio concludeva che, quando le zanzare venivano esposte alla canzone, pungevano meno ed evitavano l’accoppiamento. Lo studio ha ricevuto lodi e critiche in egual misura, ma mette in luce il potenziale della ricerca di base e del pensiero creativo nella scienza. Il problema della ricerca di base, infatti, è sempre stato la mancanza di obiettivi commerciali immediati. Per i non addetti ai lavori, la ricerca di base potrebbe sembrare uno spreco di denaro, al contrario della ricerca applicata che, in quanto concepita per la risoluzione di problemi pratici con evidenti benefici scientifici e sociali, costituirebbe un migliore impiego di risorse.
L’attività che segue porterà il dibattito in classe e consentirà agli studenti di esplorare i pro e i contro di ricerca di base e ricerca applicata. Utilizzando un quadro di argomentazione, gli studenti discuteranno i meriti di vari progetti di ricerca, con aggiornamenti che mostreranno come alcuni di questi siano risultati essere importanti in seguito per lo sviluppo del vaccino per COVID-19.
In questa attività, gli studenti saranno divisi in gruppi di finanziatori e ricercatori. Utilizzando i materiali forniti, i ricercatori presenteranno le proprie proposte di ricerca ai finanziatori, che avranno a disposizione 100.000 €. L’attività fornirà inoltre spunti per agevolare la discussione tra gli studenti perché sviluppino capacità di pensiero critico, di argomentazione, capacità comunicative e competenze scientifiche.[2]
Al termine dell’attività, gli studenti dovrebbero comprendere
In preparazione, chiedere agli studenti chi, secondo loro, finanzia la ricerca scientifica. Le risposte saranno molteplici, dai governi alle università e all’industria. In realtà, i finanziamenti possono provenire da diverse fonti e possono essere pubblici, privati, nazionali o internazionali.
La domanda successiva è come fanno gli organismi di finanziamento a scegliere quale ricerca finanziare. La ricerca scientifica viene spesso generalmente divisa in due tipi: ricerca di base (chiamata anche ricerca fondamentale) e ricerca applicata
Tuttavia, molti progetti di ricerca hanno sia elementi di ricerca di base che di quella applicata. I ricercatori di tutto il mondo devono competere e spingere i meriti del proprio lavoro per poter ottenere finanziamenti.
La seguente attività costringerà gli studenti a mettersi nei panni dei ricercatori e degli organismi di finanziamento. In gruppi, gli studenti dovranno presentare la propria proposta di progetto ai finanziatori, che dovranno poi decidere come distribuire 100.000 € tra i diversi progetti.
Un elemento fondamentale di questa lezione è incoraggiare il dibattito e l’argomentazione. I ricercatori devono tentare di convincere i finanziatori a parole. Devono essere incoraggiati a effettuare richieste, contestazioni e portare dati a supporto delle loro affermazioni, se possibile. Tutti i ricercatori avranno a disposizione un testo con le informazioni che consentiranno loro di dibattere in modo efficace. A supporto del dibattito, i finanziatori avranno a disposizione una lista di domande chiave e domande più inquisitorie. Questa attività si può estendere su più lezioni per consentire agli studenti di avere tempo a sufficienza per dibattere.
Come menzionato in precedenza, l’obiettivo di questa attività è far comprendere agli studenti in che modo viene finanziata la ricerca e le differenze esistenti tra ricerca applicata e di base. L’attività evidenzia come la ricerca di base getti spesso le fondamenta per la ricerca applicata. Entrambi i tipi di ricerca sono importanti, ma la ricerca di base può essere percepita negativamente dall’opinione pubblica. È spesso impossibile prevedere come le conoscenze ottenute attraverso un progetto di ricerca di base possano essere essenziali per un’applicazione futura. Spesso è necessario combinare più progressi scientifici per ottenere un impatto applicato. Talvolta i ricercatori devono accettare che potrebbero non essere in grado di individuare un’applicazione immediata per le nuove conoscenze ottenute. Tuttavia, senza nuove conoscenze non esisterebbero le basi per applicazioni future che potrebbero avvenire a distanza di anni.
In questo esempio, le tre proposte di ricerca di base si sono rivelate essenziali per l’applicazione finale. Ciò può essere facilmente illustrato con le schede delle proposte 1 e 3. La scheda della proposta 1 tratta l’mRNA modificato e questa ricerca ha supportato la produzione del vaccino COVID-19. Le due proposte sono talmente correlate che è possibile sostituire il termine “polinucleotidi” con mRNA sulla scheda della proposta 3 e il documento continua ad avere senso.
In seguito a questa attività, chiedere agli studenti di cercare online la ricerca scientifica di base più oscura e strana che riescono a trovare (che sia stata pubblicata su una rivista scientifica con revisori). I Premi Ig Nobel sono una buona fonte di ispirazione. Chiedere agli studenti di trovare applicazioni pratiche dietro ai titoli e agli articoli, come hanno fatto con l’esempio delle zanzare utilizzato per introdurre questa attività.
[1] Dieng H et al. (2019). The electronic song “Scary Monsters and Nice Sprites” reduces host attack and mating success in the dengue vector Aedes aegypti. Acta tropica 194:93–99. doi: 10.1016/j.actatropica.2019.03.027
[2] Erduran S, Ozdem Y, Park JY (2015). Research trends on argumentation in science education: a journal content analysis from 1998–2014. International Journal of STEM Education, 2:5. doi: 10.1186/s40594-015-0020-1.
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