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Una ricetta semplice per preparare il pane bianco (Word)
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Tradotto da Daniela Caleppa. Qualcosa di così comune come il pane può offrire una gamma sorprendente di opportunità di insegnamento interdisciplinari.
Alcuni millenni fa gli uomini mischiarono farina ed acqua per fare il pane. Un giorno, durante la preparazione del pane, un uomo fu distratto, forse dal passaggio di una tigre dai denti a sciabola; dopo qualche ora, ritornando nel luogo in cui aveva lasciato l’impasto, lo trovò più leggero e soffice. Questo fu l’inizio del pane lievitatow1, ossia accresciuto grazie al lievito, un microbo molto diffuso in natura.
In questa serie di attività per bambini dai 9 agli 11 anni, ci concentreremo sulla scienza che sta dietro la preparazione del pane, e sugli utili microbi coinvolti in tale processo. Le attività dall’1 al 4 possono essere svolte in un’ora, ma la preparazione del pane richiede almeno mezza giornata, durante la quale si possono sviluppare altre attività, in attesa che il pane sia pronto.
Il mondo che ci circonda è pieno di microbi invisibili ad occhio nudo. Proprio come noi, essi sono programmati per sopravvivere e riprodursi; per questo motivo essi si nutrono di zuccheri naturali e proteine, ovunque li trovino, ed in questo processo ne provocano il decadimento. Avete mai visto un’arancia intaccata da anelli di muffa bianca all’esterno e verdina nel centro? Avete mai preso del formaggio dal frigorifero, scoprendo che una muffa verde vi aveva anticipato?
E’ davvero facile “pescare microbi” pressoché ovunque; potete quindi portare la vostra classe “a pesca”, facendo lasciar loro piatti di pane, formaggio o frutta esposte all’aria, in un posto sicuro, ed aspettando qualche giorno o settimana. Ciò che gli studenti vedranno è il risultato dei microbi dell’aria che si sono depositati sul cibo, nutriti dei suoi zuccheri e proteine ed infine hanno sviluppato quei frutti che noi chiamiamo muffe.
Verificate che nessuno dei bambini abbia allergie alle muffe e ricordate loro di non mangiare il cibo e di non avvicinarsi troppo alle muffe, per non respirarne le spore.
Possiamo osservare un esempio più rapido di microbi che si nutrono, utilizzando il lievito di birra, un insieme di microbi di lievito che possono essere guardati, annusati e toccati. Chiedete alla classe di mischiare un cucchiaino da tè di lievito di birra fresco o in polvere con 100 ml di acqua, e di lasciarlo in un luogo tiepido e ventilato. Dopo qualche momento, i bambini vedranno formarsi della schiuma e ne avvertiranno l’odore acre. Questi effetti sono dovuti alla produzione di anidride carbonica e alcool, in un processo chiamato fermentazione.
Molti bambini sapranno che il lievito è usato per fare il pane, ma come è coinvolta la fermentazione in questo processo?
Aprite una pagnotta o un panino e chiedete ai bambini di descrivere quello che vedono. Se tutto va bene, vi risponderanno di vedere bollicine e che il pane è simile ad una spugna. Chiedete loro di collegare le bolle che hanno osservato nella fermentazione del lievito a quelle presenti nel pane.
Ponete loro qualche altra domanda:
Adesso un’altra piccola attività: chiedete ai bambini di immaginare di essere il lievito e di soffiare anidride carbonica nell’aria. In che direzione andrebbe? Date loro dei palloncini e chiedete di gonfiarli. C’è differenza nella direzione presa dall’aria? (E’ trattenuta all’interno dei palloncini.) Aiutate i bambini a comprendere la differenza, mettendo tutti i palloncini gonfiati in una scatola, per simulare il comportamento dell’anidride carbonica in una pagnotta. Essa viene infatti mantenuta al proprio posto da piccoli “palloncini” di impasto.
Grazie all’ Attività 1, i bambini avranno capito che il lievito, lo zucchero e l’acqua producono gas “intrappolati” , in grado di far aumentare le dimensioni del pane. Avranno anche compreso che la farina, mischiata a lievito ed acqua, forma un “palloncino” che trattiene le bolle di gas nella pagnotta. Per introdurli ad un discorso più ampio sulla preparazione del pane, potete leggere loro la storia della Piccola Gallina Rossa. Se non ne avete una copia, usate la the online Project Gutenberg versionw2. La storia illustra in modo chiaro gli aspetti principali della preparazione del pane, dai campi al piatto.
Dopo aver letto la storia, chiedete alla classe di illustrare, classificare ogni passaggio del processo e mostrarlo ai compagni. Potranno gli studenti usare le idee del libro e ciò che hanno imparato dalla Attività 1 per scrivere la ricetta del pane? Se ci fossero lacune, le colmeranno dopo aver completato il resto delle attività.
Analogamente a molte altre aree, la Gran Bretagna ha una storia di invasioni e colonizzazioni: i Romani, gli Angli, i Sassoni, gli Juti e i Vichinghi arrivarono sulle coste britanniche come invasori, stabilendovisi poi come coloni. Anche il resto d’Europa ha visto per secoli orde di invasori e coloni. I nuovi arrivati portavano con sé del cibo, ma presto si trovavano ad aver bisogno di consumare cibo locale. Potete quindi inserire l’argomento della preparazione ed il consumo del pane nelle lezioni di storia, parlando di invasori e coloni. Proporremo ora un gioco di ruolo.
Trovate uno spazio nell’atrio della scuola o nel parco giochi, etichettate coni o sedie con simboli indicanti categorie di cibi, come bacche, frutta, grano, carne, latticini e verdure. Chiedete ai bambini di sedersi in questo spazio, guardare i nomi dei cibi e decidere cosa mangerebbero se fossero coloni. Potreste dover ricordare loro che in stagioni differenti sono disponibili cibi differenti ed il tempo che occorre per farli crescere o trasformarli in cibo commestibile.
Ora ripetete l’attività, chiedendo loro di arrivare nello spazio di gioco in stagioni differenti, come se fossero invasori intenzionati a fermarvisi per poco tempo. Quali tipi di cibo mangerebbero e quali non sarebbero disponibili per loro? Riusciranno ad individuarne il motivo? Cosa farebbero gli invasori, se decidessero di stabilirsi lì?
Questa attività dovrebbe insegnare ai bambini che alcuni tipi di cibo, come il pane e le verdure, devono essere coltivate e preparate utilizzando degli strumenti, e sono quindi cibi da coloni. Invece cibi come bacche e carne possono essere presi e preparati facilmente, e sono quindi adatti agli invasori.
Per questa attività, chiedete ai bambini di portare diversi tipi di pane. Tra di essi, potrete procurare del pane integrale, pane alla crusca e al germe di grano, pane di farina d’avena, pane di segale, pagnotte dolci e pane azzimo. Predisponete un test di osservazione e assaggio. Chiedete ai bambini di suggerire termini di paragone, come l’aspetto del pane, la sua consistenza, la grandezza dei suoi buchi o bolle, il suo sapore ed il gradimento.
Prima di iniziare, assicuratevi che nessun bambino sia celiaco, ossia che non soffra della malattia autoimmune che si scatena in presenza di glutine.
Se il pane è preconfezionato, potete verificarne gli ingredienti e la cottura sulla confezione. In caso contrario, troverete le informazioni nutrizionali dei differenti tipi di pane su internetw3. Se avete già parlato dell’alimentazione sana con i bambini, essi comprenderanno le basi della tabella nutrizionale presente sulla confezione. Se invece non avete ancora trattato l’argomento, una veloce ricerca on-line delle categorie presenti nelle tabelle nutrizionali potrà dire loro quali alimenti sono salutari e quali now4. Potete quindi avviare una discussione sulla salubrità degli alimenti, guardando le informazioni nutrizionali di ogni confezione e disponendo i tipi di pane in base alla loro bontà per la salute, decidendo cosa rende ciascun tipo di pane sano o non sano. Ad esempio, quale ha il più alto numero di fibre e quale fornisce il minor apporto di sale?
Ed ora…prepariamo il pane! I bambini l’adorano, è facile e i risultati sono quasi sempre ottimi. Partite dal principio e prendete del grano, di modo che essi possano “macinarlo” con un mortaio ed un pestello. I bambini vedranno apparire la farina dai chicchi di grano e potranno poi setacciare tutto per ottenere farina pura. Non raccomando però di usare questo procedimento per tutta la farina, perché non finireste più. E’ meglio invece mischiare la vostra farina con quella in commercio, fino ad ottenere la quantità richiesta. Nel frattempo potete anche seminare alcuni chicchi di grano ed osservarli mentre crescono, magari usando proprio il grano cresciuto , per produrre la farina l’anno successivo! Ciò ci riporta alla storia La Piccola Gallina Rossa.
Ricordate gli utili microbi della prima attività? Iniziate prendendo un po’ della miscela di lievito che i bambini hanno preparato durante l’Attività 1. Appena si forma la schiuma, mischiatela con la farina ed il sale, e mescolatela vigorosamente (potete scaricare la ricetta dal sito internet di Science in Schoolw5. Dovrete aggiungere acqua tiepida finché l’impasto non diventi una sfera omogenea e non lasci pulite le pareti della terrina. A quel punto i bambini potranno iniziare ad impastarlo su un piano pulito e infarinato. Cosa avviene all’impasto mentre essi lo stanno lavorando? Il glutine presente nella farina viene rilasciato e rende l’impasto elastico. Quando esso diventa omogeneo, lasciatelo in un luogo caldo a lievitare (“maturare”).
Dopo un’ora chiedete ai bambini cosa vedono e cosa pensano che abbia fatto lievitare l’impasto. Tagliatene un pezzo con un coltello affilato e mostrate ai bambini le bolle nell’impasto. Ricordate loro l’esperimento con i palloncini, per far capire bene il motivo per cui l’aria rimane nell’impasto. L’impasto del pane deve essere lavorato un’altra volta e lasciato ancora lievitare; in questo modo il lievito e l’aria sono distribuiti meglio. Infine esso sarà pronto alla cottura in forno. Preparate la vostra pagnotta da usare come esempio, tagliandola dopo la cottura, per far annusare il lievito e vedere le bolle.
Questa attività è stata pubblicata per la prima volta su “Freedom to Teach”, il blog curato da Collins Educationw6.
Questo articolo presenta attività interessanti e innovative per la scuola primaria, che combinano la chimica, la storia, la biologia dei microbi e l’arte culinaria, attraverso la preparazione del pane. Sebbene l’autore abbia concepito queste attività per bambini dai 9 agli 11 anni, sono sicura che anche agli studenti delle prime classi della scuola superiore piacerebbe molto provare queste attività, fare esperimenti con il lievito ed imparare a preparare il pane.
Christiana Nicolaou, Cipro