Storia del nostro Universo, ricerca sulla fusione spiegata con i fumetti e nuove scoperte sulla malattia di Alzheimer Understand article

Science in School è pubblicato da EIROforum, una collaborazione fra otto delle più grandi organizzazioni di ricerca scientifica intergovernativa d'Europa (EIROs). Questo articolo passa in rassegna alcune tra le più recenti notizie provenienti dagli istituti…

CERN: Un tour in realtà aumentata nella storia del nostro Universo

CERN’s Big Bang app allows users to explore the emergence of the Universe using augmented reality.
L’app del CERN sul Big Bang
consente agli utenti di
esplorare la nascita
dell’Universo usando la realtà
aumentata.

Google Arts & Culture/CERN

Sin dal Big Bang 13,8 miliardi di anni fa, il nostro Universo ha continuato ad espandersi e cambiare. Iniziando come una zuppa vorticosa di plasma di quark e gluoni, l’Universo ha visto la formazione di protoni e neutroni, l’evoluzione di atomi e molecole e la nascita di stelle e pianeti – tutto per diventare l’Universo che conosciamo oggi. Ora puoi vivere questo viaggio in soli sette minuti con la nuova app del CERN sul Big Bang in realtà aumentata.

Lanciata in collaborazione con il progetto Google Arts & Culture, l’app gratuita crea un’avventura immersiva per esplorare la storia del nostro Universo, narrata dall’attrice premio Oscar Tilda Swinton.

“Una delle missioni del CERN è quella di educare e coinvolgere persone di tutto il mondo con la scienza e la tecnologia”, afferma Charlotte Warakaulle, direttrice delle relazioni internazionali al CERN. “Con questa app, speriamo di raggiungere un nuovo pubblico e condividere con tutti la storia delle origini del nostro Universo in modo stimolante.”

Scarica la app del Big Bang in realtà aumentata ed esplora ulteriori visite guidate dal CERN sul sito web Google Arts & Culture.

Il laboratorio del CERN si trova a cavallo del confine franco-svizzero vicino a Ginevra, in Svizzera. È il più grande laboratorio di fisica delle particelle al mondo.

EMBL: Un nuovo meccanismo nel controllo biologico di RNA e proteine

Strands of RNA can bind to the p62 protein to prevent the cell from carrying out autophagy.
I filamenti di RNA possono
legarsi alla proteina p62 per
impedire alla cellula di
mettere in atto l’autofagia.

Tobias Wüstefeld/EMBL

Tutti i processi cellulari si basano sulle proteine. Affinché le cellule funzionino correttamente, è necessario produrre nuove proteine nelle quantità giuste e nei tempi giusti. Le molecole di acido ribonucleico (RNA) svolgono molti ruoli importanti per garantire che ciò avvenga, ma l’azione dell’RNA è essa stessa regolata da proteine che si legano selettivamente all’RNA.

Di recente, gli scienziati dell’European Molecular Biology Laboratory (EMBL, laboratorio europeo di biologia molecolare) hanno scoperto un esempio di un processo in cui tutto ciò è invertito: in questo caso, l’azione di una particolare proteina è regolata dall’RNA. La proteina, nota come p62, è coinvolta nell’autofagia, il processo di “auto-alimentazione” (nutrirsi di se stessi) con cui le cellule riciclano i loro componenti ridondanti o danneggiati. Questi componenti sono scissi nei loro blocchi biologici di costruzione come gli amminoacidi, che vengono utilizzati per costruire nuove strutture all’interno della cellula.

I ricercatori hanno scoperto che quando i livelli di amminoacidi sono sufficienti, l’RNA si lega a p62 e previene l’autofagia. Questa ricerca dimostra che le molecole di RNA possono controllare l’azione delle molecole proteiche e stabilisce questo meccanismo come una nuova forma di regolazione biologica, che potrebbe aiutare ad approfondire la nostra comprensione della biologia e delle malattie.

Scopri di più sulla ricerca visitando il sito web dell’EMBL.

L’EMBL è il principale laboratorio europeo per la ricerca di base nel campo della biologia molecolare, con sede a Heidelberg, in Germania.

ESA: Prossima missione a bordo della Stazione Spaziale Internazionale

In orbita a circa 400 km sopra la Terra, la Stazione Spaziale Internazionale (International Space Station, ISS) riunisce astronauti e scienziati provenienti da tutto il mondo. Nel luglio 2019, Luca Parmitano dell’Agenzia spaziale europea (European Space Agency, ESA) intraprenderà la sua seconda missione sull’ISS, insieme al cosmonauta russo Alexander Skvortsov e all’astronauta della NASA Andrew Morgan. Durante la seconda metà del suo volo, Luca sarà il comandante dell’ISS, guidando l’equipaggio a bordo della stazione spaziale.

Durante la sua spedizione, Luca svolgerà ricerche che contribuiranno a proteggere gli umani nelle missioni di esplorazione più lunghe. Parteciperà anche a dimostrazioni per sviluppare le conoscenze tecnologiche e operative che consentano agli uomini, insieme ai robot, di esplorare la Luna e Marte dall’orbita e sulla loro superficie.

Luca prevede inoltre di registrare diversi video per supportare le attività educative in via di sviluppo all’ESA per il prossimo anno scolastico, per aiutare a promuovere le materie scientifico-tecnologiche tra gli studenti europei.

Scopri di più su Luca Parmitano sul sito web dell’ESA.

L’ESA è il portale europeo verso lo spazio, con sede a Parigi, Francia.

ESA astronaut Luca Parmitano (right) training with NASA astronaut Andrew Morgan in preparation for their upcoming mission to the ISS
L’astronauta dell’ESA Luca Parmitano (a destra) durante una esercitazione con l’astronauta della NASA Andrew Morgan in preparazione della loro prossima missione presso l’ISS
ESA

ESO: Scambio di idee alla prossima conferenza sull’educazione astronomica

Il 16-18 settembre 2019, l’Osservatorio Europeo Australe (European Southern Observatory, ESO) ospiterà la prima conferenza sull’educazione astronomica dell’Unione Astronomica Internazionale. La conferenza si terrà presso il Planetario e il Centro Visite Supernova dell’ESO (ESO Supernova Planetarium and Visitor Centre) – l’ambiente ideale per riunire astronomi, ricercatori di educazione astronomica e professionisti dell’educazione per incontrarsi, collaborare e scambiare idee.

Con conferenze, poster e workshop, la conferenza si concentrerà su tre argomenti principali: ricerca e standard di educazione astronomica; offerta formativa e istruzione, e formazione degli insegnanti della scuola primaria e secondaria. Questi argomenti saranno esplorati sia in teoria sia con uno sguardo alla loro realizzazione.

Oltre alla conferenza, Il centro ESO Supernova questo autunno ospiterà cinque seminari di formazione per insegnanti, connettendo gli insegnanti con scienziati e ingegneri e consentendo agli insegnanti di provare attività didattiche pratiche.

Scopri di più sulla conferenza e su come registrarti sul sito web centro Supernova dell’ESO.

Tieniti informato sulla prossima formazione didattica offerta dal centro Supernova dell’ESO visitando il sito Web.

L’ESO è la principale organizzazione intergovernativa di astronomia in Europa e l’osservatorio astronomico più produttivo al mondo, con sede a Garching, vicino a Monaco di Baviera in Germania, e telescopi in Cile.

The first International Astronomical Union conference on astronomy education will be held at the ESO Supernova Planetarium and Visitor Centre in September 2019.
La prima conferenza dell’Unione Astronomica Internazionale sull’educazione astronomica si terrà presso il Planetario e il Centro Visite Supernova dell’ESO nel settembre 2019.
P Horálek/ESO

ESRF: Il sincrotrone di quarta generazione entra nella sua fase di installazione

Proseguono i lavori presso l’European Synchrotron Radiation Facility (ESRF) per costruire la prima sorgente al mondo di luce di sincrotrone di quarta generazione ad alta energia, l’Extremely Brilliant Source (EBS). All’inizio di quest’anno, l’EBS è entrato ufficialmente nella sua fase di installazione, dopo che i primi componenti sono stati assemblati nel tunnel dell’anello di accumulazione nel marzo 2019.

È una pietra miliare nel programma da 150 milioni di euro di miglioramento della struttura, che aumenterà la luminosità dei raggi X di un fattore 100 rispetto ai sincrotroni attuali. “È un grande momento per tutti i gruppi”, afferma Pantaleo Raimondi, direttore dell’acceleratore e delle sorgenti dell’ESRF. “L’EBS rappresenta un grande passo avanti nel progresso e nell’innovazione per la nuova generazione di sincrotroni.”

Una volta completata l’installazione nel novembre 2019, inizierà la messa in servizio del macchinario e delle beamline. L’apertura del nuovo e potente strumento di ricerca agli scienziati è prevista per settembre 2020.

Situato a Grenoble, Francia, l’ESRF fa funzionare la più potente sorgente di luce di sincrotrone in Europa.

The first components of the Extremely Brilliant Source, lowered into the storage ring tunnel in March 2019
I primi componenti dell’Extremely Brilliant Source, calati nel tunnel dell’anello di accumulazione nel marzo 2019
Steph Candé/ESRF

EUROfusion: Alla scoperta del mondo della fusione con i manga

A Small Sun on Earth, a manga series that introduces readers to the world of fusion
A Small Sun on Earth, una
serie di manga che introduce
i lettori nel mondo della
fusione

ITER Japan

Spiegare la ricerca sulla fusione può essere impegnativo, ma una nuova serie di fumetti manga affronta l’argomento in un modo unico e divertente. Intitolata A Small Sun on Earth (Un piccolo Sole sulla Terra), la serie è prodotta dal membro giapponese di ITER, il più grande esperimento di fusione al mondo. Attualmente in costruzione in Francia, ITER è al centro del lavoro dell’EUROfusion.

Nella prima parte della serie, il personaggio principale Taiyô Tenno, un giovane studente giapponese di arte, introduce i lettori al concetto di fusione e fornisce loro un primo sguardo all’interno dell’ITER. Una volta costruito, l’ITER dimostrerà che l’energia di fusione, il processo che alimenta il nostro Sole, può essere raggiunta sulla Terra. La seconda parte della serie condivide la storia di Taiyô come stagista presso il dipartimento di comunicazione dell’ITER.

Scarica entrambe le parti della serie (in inglese, francese o giapponese) dal sito web dell’ITER.

L’EUROfusion gestisce e finanzia le attività di ricerca sulla fusione in Europa, con l’obiettivo di realizzare l’elettricità da fusione. Il consorzio comprende 30 membri provenienti da 26 paesi dell’Unione Europea, dalla Svizzera e dall’Ucraina.

European XFEL: Progetti per un nuovo centro visite presso la struttura laser a raggi X.

L’European X-Ray Free-Electron Laser (European XFEL) ha annunciato l’intenzione di aprire un centro per visite e conferenze nel suo campus di Schenefeld, in Germania, con l’inizio dei lavori nel 2020. Il centro offrirà al grande pubblico l’opportunità di conoscere meglio la ricerca della struttura internazionale attraverso tour e conferenze. Uno spazio espositivo interattivo di 500 m2 ospiterà display che spiegano come funziona il laser a raggi X e per cosa gli scienziati lo usano nella loro ricerca. Il centro sarà dotato di due laboratori scolastici, che saranno gestiti in collaborazione con il Deutsches Elektronen-Synchrotron (DESY), un istituto partner dell’European XFEL.

Sebbene la costruzione del centro visite e conferenze non sia ancora iniziata, l’European XFEL ha ospitato le scuole presso l’istituto dall’inizio del 2019. L’istituto accoglie visite di gruppi di studenti dai 15 anni in su. Se sei interessato a organizzare una visita, contatta Marieke Sander.

L’European XFEL è un centro di ricerca nella zona di Amburgo in Germania. I suoi flash a raggi X estremamente intensi sono utilizzati dai ricercatori di tutto il mondo.

Student from a local Schenefeld school enjoy a tour of the European XFEL tunnel.
Studenti di una scuola locale di Schenefeld durante un tour nel tunnel dell’European XFEL.
European XFEL

ILL: Esperimenti sui neutroni rivelano nuovi indizi sulla malattia di Alzheimer

The Hsp60 protein can prevent the aggregation of amyloid β-peptides into plaques, which is a key characteristic of Alzheimer’s disease.
La proteina Hsp60 può
prevenire l’aggregazione dei
peptidi β-amiloidi nelle
placche, una caratteristica
chiave della malattia di
Alzheimer.

Rita Carrotta/Silvia Vilasi /CNR
Italia

La malattia di Alzheimer è un disturbo neurodegenerativo cronico che colpisce la memoria, le capacità di pensiero e altre capacità mentali. Uno dei tratti distintivi della malattia è l’aggregazione (raggruppamento) di molecole naturali (i peptidi β-amiloidi) che formano delle placche. Queste placche si accumulano tra le cellule nervose e danneggiano le membrane cellulari nel cervello.

I ricercatori presso l’Institut Laue-Langevin (ILL) hanno utilizzato esperimenti sui neutroni per esplorare l’effetto tossico dei peptidi β-amiloidi durante la formazione delle placche. Hanno scoperto che queste placche rendono le membrane delle cellule nervose più rigide, ma che una certa proteina (nota come Hsp60) inibisce il processo di aggregazione, bloccando l’irrigidimento delle membrane e impedendo infine la formazione di placche. Il prossimo passo sarà studiare in dettaglio come la proteina Hsp60 raggiunge questo obiettivo, per saperne di più sul processo estremamente complesso di aggregazione.

Scopri di più sulla ricerca visitando il sito web dell’ILL.

Con sede a Grenoble, in Francia, L’ILL è un centro di ricerca internazionale all’avanguardia nella scienza e tecnologia dei neutroni.

EIROforum

L’EIROforum unisce le risorse, le strutture e le competenze delle sue organizzazioni per aiutare la scienza europea a raggiungere il suo pieno potenziale.

Per ulteriori informazioni, consulta un elenco di articoli relativi all’EIROforum su Science in School o guarda gli altri articoli di notizie dell’EIRO.


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