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Tradotto da Francesca Nuzzo. Gli alunni in India hanno costruito il loro microscopio digitale, deviato la luce e studiato le leggi dei gas. Scoprite come.
In India, come in molti altri paesi, il principale obiettivo delle lezioni di scienze sono gli esami piuttosto che meditare sugli affascinanti concetti e sulla comprensione del mondo che la scienza offre. Ciò può determinare una calo d’interesse degli studenti verso lo studio delle scienze – un problema ancor più accentuato laddove mancano attrezzature, competenze e maestri. Per affrontare tali problemi, abbiamo intrapreso il programma di sensibilizzazione “Scienza è divertimento”. Una squadra di 15 persone, guidata da studenti universitari e ricercatori, ha tenuto, tra Dicembre 2014 e Gennaio 2015, quattro lezioni con bambini disagiati delle scuole indiane primarie e secondarie.
Le lezioni hanno dimostrato dei concetti base della scienza, con esperimenti pratici ed utilizzando materiali facilmente reperibili. In generale è stato un successo, gli studenti erano coinvolti e motivati a saperne di più dopo le lezioni. Inoltre, siamo stati piacevolmente sorpresi nel vedere gli studenti interessati ai nuovi argomenti e pronti a partecipare ai dibattiti. Abbiamo cercato di rendere gli insegnanti fondamentali per le attività, e disegnato anche degli esperimenti facilmente ripetibili in modo che i docenti potessero incorporarli nelle loro lezioni, una volta terminati i seminari.
In questo articolo, descriviamo tre delle nostre attività riuscite: la costruzione di un periscopio e di un microscopio digitale, e due esperimenti basati sulle legge fisiche dei gas. Tutte economiche e facili da eseguire, ma che delucidano interessanti principi scientifici. Ogni attività richiede circa un’ora.
I periscopi ci consentono di controllare e guardare gli ostacoli, rimanendo nascosti, e sono tuttora usati nei sottomarini. La forma più semplice prevede la presenza, alle estremità di un tubo, di due specchi paralleli tra loro e posti ad un angolo di 45° rispetto alla lunghezza del tubo.
Questo rudimentale periscopio è facile da costruire in circa un’ ora e richiede solo cartone, specchi, forbici e nastro adesivo. Può essere un’attività divertente ed un’ introduzione alla riflessione della luce per i ragazzi più piccoli (e.g. 8–13), in grado di maneggiare, con prudenza, forbici e specchi. Gli studenti più grandi (e.g. 14-16) potrebbero usarlo per studiare la riflessione di specchi piani. La figura 1 mostra come viene costruito il periscopio e le istruzioni complete dell’assemblaggio possono essere scaricate dalla sezione materiali aggiuntivi.
Sebbene il disegno base del periscopio è semplice e diretto, esso dimostra il principio della riflessione: l’angolo di incidenza di un raggio di luce è uguale al suo angolo di riflessione (figura 2). Poiché gli angoli di incidenza e riflessione sono gli stessi, la luce che si propaga orizzontalmente a colpire uno specchio inclinato di 45°, viaggerà quindi verticalmente. Aggiungendo un altro specchio inclinato a 45°, la direzione della luce è reindirizzata a viaggiare nuovamente in orizzontale ma stavolta è deviata, dalla direzione originale del fascio e dall’altezza del periscopio.
Costruendo il loro periscopio, gli studenti possono verificare in prima persona che la luce viaggia in linea retta e che la direzione di propagazione può essere alterata da superfici riflettenti: in ottica, un uso comune dei periscopi è di modificare l’altezza del raggio di luce. Questa attività può essere resa più impegnativa per gli studenti più grandi usando un angolo di osservazione diversow1.
Possibili domande per i vostri studenti potrebbero essere:
I microscopi consentono di esplorare dettagli altrimenti troppo piccoli per essere visti ad occhio nudo, tuttavia sono in genere costosi. Qui, mostriamo come costruire un microscopio con webcam economico, affinché gli studenti possano imparare i fondamenti dell’ ottica e della formazione dell’immagine, e contemporaneamente osservare il mondo microscopico che ci circonda.
Il microscopio consiste di un tubo di plastica con una lente posta ad un’estremità ed una webcam sull’altro lato, connessa ad un computer. Il microscopio è supportato da una morsa, il campione da osservare è fissato sotto la lente ed una lampada è diretta verso il campione. L’immagine è messa a fuoco dalla lente sul sensore di immagine della webcam ed è poi inviata al computer per l’analisi. Aggiustando la lunghezza del tubo o le posizioni relative del microscopio e del campione, l’immagine può essere ingrandita e messa a fuoco. La figura 3 dà una panoramica del montaggio, e le istruzioni dettagliate per costruire e regolare il microscopio possono essere scaricate dalla sessione materiali aggiuntivi.
La principale differenza tra un microscopio digitale ed un normale (analogico) microscopio didattico è che gli studenti possono scattare delle foto digitali che possono essere archiviate ed analizzate in lezioni successive. Possono anche facilmente effettuare delle misure quantitative usando dei software appropriati. Inoltre, se le risorse sono limitate, l’esito di un solo microscopio digitale può essere proiettato su di uno schermo ed essere visualizzato dall’intera classe. Infine, il microscopio digitale può essere usato per creare dei video, permettendo una visione unica della vita di piante ed animali.
La costruzione del microscopio richiede circa un’ora e può essere fatta da studenti da14 anni in su, magari in un piccolo gruppo. Se si ha a disposizione un’altra ora per usare il microscopio, l’attività è adatta a studenti di tutte le età.
Per iniziare, potreste chiedere ai vostri studenti di esaminare al microscopio i seguenti campioni:
Usando un software per immagini (e.g. il software gratuito ImageJw2), potrebbero effettuare delle misurazioni quantitative per condurre delle investigazioni forensi, come:
Il microscopio digitale potrebbe essere anche usato per quantificare la variabilità in campioni microscopici. Per esempio, i vostri studenti potrebbero scattare 50 immagini di capelli e misurarne l’ampiezza per calcolarne media e deviazione standard. Ci sono differenze nel colore? Tra specie animali? Queste analisi sono molto più difficili da effettuare con un microscopio analogico.
Creando dei video con il loro microscopio digitale, i vostri studenti potrebbero seguire le tracce di animali e confrontare le modalità di movimento di specie diverse. In un periodo di tempo più lungo, loro potrebbero persino monitorare lo sviluppo di una pianta. Ad esempio, potrebbero lasciare la radice di una pianta sotto il microscopio per una settimana ed impostare il computer in modo da registrare un’immagine ogni ora. Usando il video, potrebbero tracciare una curva di crescita.
A tutti noi piace giocare con i palloncini e guardare le mongolfiere, tuttavia tali attività vengono raramente associate alle leggi dei gas apprese in classe. Perciò abbiamo messo a punto un esperimento per dimostrare la relazione tra temperatura e volume di un gas. Questa relazione è descritta dalla legge di Charles, la quale afferma che a pressione costante, il volume di una certa quantità di gas è direttamente proporzionale alla sua temperatura.
L’esperimento richiede circa un’ora ed è adatto a studenti quattordicenni. Per studenti più grandi, l’attività può essere usata per stimare sperimentalmente lo zero assoluto.
attenzione quando si usa l’acqua calda. Consultare anche le norme generali per la sicurezza della Science in School.
Questo sistema rudimentale mantiene una quantità fissa di gas (contenuta nella bottiglia) ad una pressione (atmosferica) costante. Una volta che la bottiglia è immersa nell’acqua calda, la temperatura del gas, al suo interno, aumenta e il gas si espande – come descritto dalla legge di Charles – e inizia a gonfiare il palloncino, come gli studenti stessi noteranno (figura 4). Allo stesso tempo, il volume del palloncino a temperatura ambiente dovrebbe rimanere lo stesso.
Il processo è reversibile. Rimuovere la bottiglia dall’acqua calda e posizionarla nell’acqua a temperatura ambiente: il pallone si sgonfierà lentamente, di nuovo.
Un’altra semplice dimostrazione della legge di Charles consiste nel gonfiare un palloncino, lasciarlo nel congelatore per circa un’ora ed osservarne il cambio di volume. Abbiamo sfruttato i palloncini per dimostrare anche la legge di Boyle (consultate la sezione materiali aggiuntivi) – la quale afferma che a temperatura costante, la pressione di una quantità fissa di gas cambia in maniera inversamente proporzionale al suo volume.
Per studenti più grandi (età 16-19), la temperatura assoluta può essere stimata grossolanamente, misurando il volume di gas di una siringa, in assenza d’attrito e a temperature diverse.
Dovreste trovare una relazione lineare tra temperatura e volume. Estrapolando il volume zero, la temperatura corrispondente sull’asse delle ascisse dovrebbe essere di circa 270°C (il valore effettivo dello zero assoluto è -273.15°C)w3.
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